di ANTONELLO GIUA

"Alla mensa della sapienza nel Convivio di Dante" è stato il tema dell'incontro che si è svolto per iniziativa del MEIC l'11 maggio a Bergamo, in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri.

Dopo la presentazione da parte dell'avv. Margherita Giua, vice presidente del Gruppo MEIC di Bergamo, il prof. Alessandro Ghisalberti, già ordinario di Filosofia Teoretica all'Università Cattolica di Milano e docente di Filosofia Medievale presso l'Università di Bergamo, ha svolto la relazione sul tema dell'incontro.

Il prof. Ghisalberti ha illustrato le ragioni e Replica Breitling Bentley le finalità che hanno indotto Dante a scrivere il Convivio, il primo trattato di filosofia in volgare, ed ha evidenziato che la mensa a cui fa riferimento Dante è la cultura nella sua accezione più ampia.

Quella del cibo - ha proseguito il relatore - è una metafora: il sapere è indispensabile vivanda e la cultura è nutrimento dello spirito, grazie alla quale trova una elaborazione, un raffinamento e un senso ogni ambito dell'agire umano, nei riti e nella letteratura, nell'identità e nella cultura materiale, dal modo in cui ci nutriamo al modo in cui ci orniamo.

E la sapienza - ha concluso il prof. Ghisalberti - è per Dante gentilezza e nobiltà, umanesimo e felicità.

L'incontro ha visto una numerosa e qualificata partecipazione. Replica Rolex Yachtmaster