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SICILIA Un impegno forte per lo sviluppo sostenibile

01 Aprile 2015

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di GIAN PIERO SALADINO e MARINELLA V. SCIUTO

E' stato intenso e partecipato il convegno regionale siciliano organizzato insieme dal MEIC e dalla FUCI il 14 e 15 marzo scorso a Ragusa sul tema "Territorio e Ambiente: l'urgenza di una strategia per il futuro". Erano oltre oltre 100 i giovani fucini e gli adulti soci del MEIC presenti, provenienti da tutta la Sicilia.

Dopo il saluto di Elisa Di Pasquale, presidente del MEIC di Ragusa, che ha ringraziato la diocesi, il comune e la banca agricola di Ragusa per aver sponsorizzato il convegno, il vescovo Paolo Urso ha dato il benvenuto della Chiesa ragusana ricorrendo a un famoso brano di Cechov sul rispetto della foresta per dare il "senso generale" della due giorni del convegno, sorprendendo gli astanti per la sua consueta profondità e originalità di parola e di spirito.

Hanno portato il loro saluto anche Alfio di Pietro, coordinatore della Consulta regionale delle Aggregazioni laicali, che ha citato l'ambiente come uno dei temi d'azione del nuovo Tavolo regionale della Fraternità, Sebastiano Di Stefano, coordinatore della Cdal di Ragusa, che ha rappresentato l'accoglienza delle aggregazioni laicali della diocesi di Ragusa, Paolo Baroni, vice presidente nazionale della FUCI, che ha sottolineato l'importanza del convegno di Ragusa quale segno positivo di un "patto fra generazioni", incubatore di esperienze e occasione di formazione dinanzi alle sfide della realtà contemporanea.

Beppe Elia, presidente nazionale del MEIC, alla sua prima uscita ufficiale dopo l'assunzione del mandato, ha invitato ad uscire dal pessimismo partendo dalla forza propulsiva delle realtà ecclesiali locali, che possono essere determinanti della vitalità della chiesa nella società.

Anna Giulia Marino ha moderato i lavori. Annalisa Coltraro, incaricata regionale della FUCI, ha esortato ad essere sentinelle del creato, stimolando l'etica civile e una politica di prevenzione e non dell'emergenza, citando anche l'esempio virtuoso di Gard Med, progetto di salvaguardia del creato e del lavoro in Sicilia, opera educativa per la conversione ecologica.

Don Cesare Geroldi SJ, commentando la citazione biblica "perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gen 2,15), ha offerto stimoli significativi per un approccio biblico teologico al problema del rapporto fra uomo e creato, che và ribaltato recuperando il senso del limite e del servizio responsabile dell'essere umano sulla terra, che non gli appartiene ma nella quale è ospite chiamato a valorizzare e alimentare la vita e la bellezza, non il possesso arbitrario.

Giorgio Flaccavento, facendo riferimento alla saggezza profonda dei nostri agricoltori, ne ha ricordato la coscienza non ipocrita del limite dell'azione umana rispetto al primato della natura, mentre Fabio Caporali, docente di ecologia, coordinatore dell'osservatorio nazionale per l'ecologia del MEIC, ha evidenziato la contraddizione fra il messaggio della CEI laddove afferma che "la Terra appartiene all'uomo" e la sensibilità che avverte che "l'uomo non è padrone della terra", segnalando che la gerarchia è Dio, Terra, Uomo e non Dio, Uomo, Terra.

I lavori sono poi proseguiti con le relazioni di Ugo Salinitro della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania, Fabio Caporali dell'Università della Tuscia e Giuseppe Rossi, della Facoltà di Ingegneria di Catania. 

Possiamo immaginare una "via siciliana" allo sviluppo sostenibile? Su quali basi? A queste domande specifiche hanno risposto le due relazioni del prof. Salanitro e del prof. Rossi: il primo nella qualità di esperto di diritto ambientale ha messo in luce che “il mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari, derivante da politiche di corto respiro, comporta il rischio di infrazioni comunitarie alle quali conseguono pesanti sanzioni monetarie: per cui la riorganizzazione di una pubblica amministrazione che abbia competenze e motivazioni per il perseguimento delle politiche ambientali e che sia messa in grado di operare con efficacia deve costituire l'obiettivo prioritario delle politiche ambientali regionali”. Il prof. Rossi ha invece insistito sulla individuazione di 5 aree problematiche indicate giustamente con priorità per la salute della nostra Regione: 1. rischio idrogeologico; 2. rifiuti solidi urbani; 3. inquinamento dovuto alle aree industriali; 4. insufficiente protezione del patrimonio naturalistico dell'isola. 5. il degrado della qualità delle acque.

Fabio Caporali si è invece soffermato sulle sfide ambientali declinate in ambito educativo: per il professore la questione assume una forte valenza culturale e personale. Quando l'”ambiente” (parola che letteralmente significa “ciò che sta intorno, participio presente del latino amb-ire) diventa soggettivo, ossia percepito attraverso una sintesi cognitiva complessa, esso si tramuta in “paesaggio” e quindi può venire “ri-creato” mediante una personale riflessione. Oggi infatti si parla di “paesaggio emotivo”: singolare che la Convenzione Europea del paesaggio del 2000 abbia definito “patrimonio paesaggistico” quello che viene sentito come tale da coloro che lo abitano, non quindi un elenco di monumenti ma luoghi in cui identificarsi. E' quello che emerge dal rapporto fotografico del Fai, intitolato “I luoghi del cuore”  a 10 anni dal censimento nazionale dei luoghi a rischio di degrado che la comunità decide di recuperare. Ne viene fuori una geografia emotiva dell'Italia che vede ad esempio tra i preferiti il recupero del verde urbano”.

Il convegno è proseguito anche nella giornata di domenica, moderata dal vicepresidente nazionale MEIC, siciliano doc del gruppo di Messina, Luigi D’Andrea, il quale ha ricordato che non è un caso che i nostri padri costituenti abbiano voluto inserire, tra i 12 prìncipi fondamentali di apertura della Costituzione della Repubblica, l’art. 9, che recita: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". 

Ci si è poi soffermati sulla sfida della agroecologia, un'agricoltura che rispetti le dinamiche della natura e soprattuto sia attenta ad eliminare gli sprechi che si accumulano dal campo al consumo. E' stato calcolato che, così facendo, si potrebbe aumentare la disponibilità di cibo di almeno il 50%. Non solo, accettando questa sfida mettendo in gioco capacità di innovazione, inventiva, si possono ideare e realizzare progetti alternativi ma non utopici: ne hanno parlato nel suo intervento l’imprenditrice Antonella Leggio, nonché nella sua ricca disamina della cultura e delle proposte concrete di consumo critico e sostenibile il dott. Renato Meli dell'ufficio della pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Ragusa.  Naturalmente ci vuole anche una forte attenzione anche al rispetto della legge e al contrasto all’illegalità, per esempio ai reati connessi al ciclo di gestione illegale dei rifiuti che ha un forte impatto negativo sulla salubrità dell’ambiente e quindi sulla salute delle persone. In proposito è intervenuto il capitano Falconieri della Polizia provinciale ragusana, sollecitando il mondo accademico a potenziare le competenze in diritto ambientale.

Giunti a conclusione della due giorni, la delegata regionale Marinella Sciuto ha ringraziato quanti hanno reso possibile l’”evento": “Uso di proposito questa parola ormai abusata sui social - ha detto Sciuto - per restituirne il senso proprio. Si è trattato infatti non di un semplice accadimento ma dell'attuazione di un progetto, ideato proprio qui a Ragusa nel corso della delegazione regionale del Meic dell'ottobre scorso e prontamente condiviso dalla delegazione regionale dei gruppi Fuci, condotto e realizzato grazie alla perizia organizzativa e creativa dei gruppi Fuci e Meic di Ragusa, con la supervisione del nostro "vulcanico" assistente don Paolo La Terra: degno di nota ad esempio l'ideazione del logo del convegno con l'albero antropomorfico. Mi pare che nelle ore trascorse insieme si sia sperimentato lo stile dell'accoglienza”.

  • I presidenti siciliani con il presidente Elia
  • Il vescovo Urso
  • Don Geroldi
  • Marinella Sciuto
  • Elia e Caporali
  • Giuseppe Rossi
  • Elisa Di Pasquale
  • Beppe Elia
  • Paolo Baroni
  • La platea dei partecipanti
  • La platea dei partecipanti
  • La locandina