Torino
- Home gruppo
- Chi siamo
- Responsabili
- Contatti
- Notizie
- Calendario
- Incontri biblici
- Torino la mia cittą
- Le opinioni
- Le nostre reti
- La onlus MIC
Torino la mia cittą
15 Ottobre 2012
![Immagine Immagine](../allegati/image/2012/10/22725.jpg)
TORINO LA MIA CITTÀ
ALFABETIZZAZIONE
E PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA PER
DONNE NORDAFRICANE
Iniziato
nell’anno 2000 il Progetto “Torino la
mia città” svolge da quindici anni un’importante azione sul territorio
cittadino per facilitare l’integrazione nella nostra società delle donne
immigrate da paesi nordafricani di cultura islamica, accompagnate dai loro
bambini in età prescolare per i quali è previsto il servizio di baby-sitting.
· Perché
ci rivolgiamo a donne immigrate da paesi islamici
Si
tratta tuttora di una fascia di popolazione particolarmente debole: infatti
queste donne, giunte generalmente in Italia per ricongiungimento familiare,
difficilmente accedono a scuole di italiano per stranieri. Per motivi culturali
e familiari, non sono abituate a frequentare ambienti misti, non visti di buon
occhio dai loro mariti, che in più non ritengono necessaria la loro
alfabetizzazione in lingua italiana. Inoltre, essendo per lo più madri di
famiglia, sono accompagnate da bambini in età prescolare che non sanno a chi
affidare.
Noi crediamo invece che proprio
l’essere donne e madri costituisca un grosso stimolo per aprire la propria
mente e il proprio cuore alle possibilità e ai valori che vengono offerti dal
paese in cui vivono e con cui esse stesse ed i figli sono chiamati a
interagire.
· La
finalità del progetto
è quella di far compiere alle donne che si
iscrivono ai nostri corsi i primi passi di un processo di adattamento e di
integrazione nella società italiana che, pur nel rispetto della cultura di
origine, riesca ad infrangere i muri di paura e diffidenza che molto spesso
sono il più serio impedimento ad un percorso di inserimento.
Si tratta di un’occasione preziosa per
le donne arabofone di frequentare regolarmente, con l’approvazione dei mariti e
senza separarsi dai bambini più piccoli che ancora non frequentano la scuole
dell’infanzia, lezioni di lingua italiana, di aritmetica e di educazione
civica (con possibilità di accedere all’esame finale di licenza
media o di lingua A2 presso i CTP) e ad intraprendere un percorso di educazione alla cittadinanza attraverso incontri con esperte dei servizi socio-sanitari, leggi della
migrazione, normative del lavoro, dialogo fra le religioni, oltre che con
insegnanti delle scuole, pedagogiste e psicologhe interculturali. Tutti gli
interventi sono approfonditi in successive conversazioni guidate, attraverso le
quali le iscritte possono discutere dei temi trattati aprendosi a nuove
prospettive, condividendo esperienze, difficoltà e progetti.
Inoltre durante l’anno si organizzano visite guidate alla Torino storica e ai
suoi musei.
· Le
donne iscritte sono ogni anno più di 300,
accompagnate da 180/ 200 bambini.
Le attività si svolgono ad oggi in quattro sedi nei quartieri a più alto tasso d’immigrazione (Barriera di Milano/Porta
Palazzo, San Donato, Lingotto, Vanchiglia). Operiamo in una Biblioteca Civica,
in un oratorio e in due sedi di quartiere.
· Obiettivi
raggiunti
1. In quindici anni di attività più di 2000
donne nordafricane hanno trovato il coraggio di uscire di casa per
imparare l’italiano e per confrontarsi tra di loro e con donne italiane sulle
loro problematiche familiari e di integrazione, con un percorso di crescita
personale che ha permesso di abbattere diffidenze reciproche e costruire
rapporti di fiducia e di collaborazione che le hanno aiutate a sentirsi
cittadine consapevoli e attive, al punto che alcune di loro hanno iniziato a
collaborare attivamente al progetto lavorando come mediatrici, educatrici o
baby-sitter.
2. Il tutto è avvenuto nel rispetto delle loro condizioni di vita culturali e sociali.
3. Fra il gruppo di lavoro e le iscritte
si sono creati legami interpersonali corretti, affettuosi e continuativi
che sono esempi di buon comportamento sociale e di vicinanza reciproca.
4. La
nostra modalità di intervento è divenuta negli anni un modello seguito sia in Piemonte che in altre regioni italiane
· Il
gruppo di lavoro
Le attività sono gestite e animate con
entusiasmo e competenza da un gruppo di lavoro di 35 persone sia italiane che nordafricane fra insegnanti, mediatrici
culturali, educatrici pari, baby-sitter.
Scrivici a: meictorino@gmail.com
Parlano di noi:
Notiziario Comenoi di aprile 2013