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Il gruppo di Reggio Calabria ricorda due soci e amici scomparsi recentemente

22 Marzo 2012

 

Con lo sguardo rivolto al prossimo Venerdì Santo illuminato dalla luce misericordiosa e gloriosa della Santa Pasqua, partecipiamo la notizia e il nostro cordoglio comunitario a quanti li hanno conosciuti ed a tutto il Movimento nazionale. Sicuri  di potere annunciare non solo la triste notizia di una ferita e di una perdita, ma l'ulteriore ricchezza che nella comunione  del Paradiso accompagna e dà forza ai passi dei gruppi e della vita associativa nel cammino della storia e dei nostri giorni.

Franca Sesti Maggioni, sorella del teologo don Bruno Maggioni, è mancata il 15 febbraio con una morte davvero improvvisa, mentre si accingeva a recarsi a presiedere una riunione della Consulta  Diocesana delle Aggregazioni Laicali. Proveniente da Como, dopo la qualificazione universitaria in Economia alla Cattolica,  sposandosi ad un socio del Movimento Laureati aveva, come Abramo, guardato con vera speranza e amore intelligente alla nuova terra calabra, adottandola nell'impegno professionale come Dirigente dell'Opera Valorizzazione Sila (Ente di frontiera tra l'Europa e la questione meridionale) ed ecclesiale in vari settori della pastorale diocesana. Ha partecipato  con giovialità e pragmatismo "settentrionale" alla vita sociale e della Chiesa Locale, manifestando con indomita franchezza e lealtà ai Pastori la capacità di ravvivare i suoi carismi di studio e di comunione nel servizio alle istituzioni ed agli organismi diocesani, oltre che nella vicinanza fraterna e collaborativa. L'interesse per il Movimento Cattolico e l'impegno sociale delle comunità cristiane ha trovato in Franca un contributo notevole insieme alla disponibilità al servizio svolto tra l'altro quale Presidente Diocesana di AC, Direttrice della scuola di formazione per Operatori Pastorali, collaboratrice nel settore della Comunicazione sociale e infine Segretaria della Consulta delle Aggregazioni laicali. L'amore per la Sacra Scrittura ed il nutrimento  vitale alla Parola ha accompagnato una vita di studio e di testimonianza cordiale e fraterna con i diversi ambienti laicali, associativi e pastorali.  L'adozione di due figli e  la femminilità come vocazione hanno segnato positivamente tanti rapporti familiari, amicali e comunitari, lasciando un gioioso ricordo in quanti l'abbiamo conosciuta. La ricordiamo con le parole appropriate della Parabola dei talenti: "Bene servo buono e fedele... ,prendi parte alla gioia del tuo padrone"(Mt 25,23).

Salvatore Santoro, per tutti Totò, dopo un lungo ricovero in una struttura di riabilitazione a seguito della complicazione cerebrale intervenuta alla fine di un  intervento cardiaco di routine, giorno 21 marzo - il primo della primavera - è tornato alla casa del Padre, con la "leggerezza " di stile e la sobrietà "francescana" che lo contraddistingueva. Cresciuto a Reggio alla scuola di vita e di cultura del tandem  Fuci-Laureati di don Farias, Maria Mariotti..., orientatosi, dopo gli studi economici, all'insegnamento scientifico con spirito di ricerca appassionata, vocazione  e missione, per scelta di vita e di fede, tra i preadolescenti dell'alta Calabria. Da Cosenza, dove è vissuto, ha dato con radicalismo il meglio di sé senza risparmiarsi per il riscatto autentico della Regione e nella comunità cristiana. Promotore e poi Presidente locale del MEIC e Delegato regionale, si è impegnato in campo ecumenico, servendo la causa dell'Unità dei cristiani a livello locale e nazionale, sia verso i fratelli separati  evangelici che specialmente con l'Oriente cristiano, ancora vivo o di ritorno nel Sud.  Pellegrino e "forestiero" nel Mediterraneo tra le Chiese di antica tradizione, dal Maghreb alla Terra Santa e alla Turchia, ha condiviso in profonda sintonia di pensiero le iniziative del MEIC nazionale e reggino di apertura sapiente e colta, ma connotata sempre da forte ethos civile e politico, alla mondialità, alla cooperazione tra le chiese, al dialogo tra le fedi e le Religioni del Libro. Nell'unità del sentire tra ragione e fede, della cultura scientifica con quella teologica che gli erano tipici, ha lavorato da volontario negli ultimi anni  in rapporto con gli amici della cattedra di Sociologia dell'Università della Calabria (CS), a sostenere il reinserimento di ragazzi in difficoltà in una Cooperativa operante anche nella raccolta di fondi di cantina magazzini e uffici, dedicandosi con impegno sagace e profetico, da genuino bibliofilo, al recupero di libri e riviste e costruendo una originalissima libreria con opere di ogni tipo e vere perle di  testi anche rari ed antichi.  Con amore - non compiacente - per il territorio, per la Bellezza e i beni culturali tutti, ha trafficato anche Lui i suoi talenti consacrandosi laicamente ad edificare la Chiesa del Concilio ed a costruire la speranza ed il sogno dell'ut unum sint (Gv 17,21), che con memoria viva dobbiamo continuare a perseguire ora pure nella collaborazione fra cielo e terra.