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Il senso del lavoro - Giuseppe Sabella

22 Ottobre 2014

 

L'incontro è guidato dalla presentazione dell'opera di

 

 

LESTER DEKOSTER

 

Cos’è il lavoro?

Una prospettiva cristiana

a cura di Giuseppe Sabella

 

A distanza di trent’anni dalla sua uscita, l’opera dello scrittore ed editore protestante americano Lester DeKoster viene pubblicata nella sua prima edizione italiana. Un testo che, cercando di definire il lavoro nel suo significato teologico ed antropologico, si rivela più che mai attuale in un momento in cui il problema dell’occupazione rappresenta un’autentica piaga sociale.

Oltre ai precari d’Italia e a tutti coloro che cercano lavoro e non lo trovano, il vero dramma sono i 2,2 milioni di Neet (not in education, employment or training): l’Ocse ci dice infatti che sarebbero oltre 2 milioni i giovani (più del 20% della popolazione nazionale di riferimento) che non sono iscritti né a scuola, né all’università, né lavorano e nemmeno seguono corsi di formazione o di aggiornamento professionale. Secondo uno studio Eurofound, gli inattivi italiani costano allo Stato 26 miliardi di euro all’anno al netto delle mancate tasse, dei costi indiretti in termini di salute e criminalità, oltre che di perdita di competitività sociale.

A questi 2,2 milioni di giovani bisogna insegnare cos’è il lavoro. Occorre allo stesso tempo trovare soluzioni per evitare la “fuga di cervelli” che priva l’Italia di potenzialità e competenze straordinarie nei settori che più fanno crescere l’economia, quali l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo. In questo caso sono gli adulti a dover ripassare i fondamentali, rendendosi conto che marginalizzare i giovani è una scelta suicida.

Arricchita dall’introduzione di Giampaolo Crepaldi, e dai contributi di Raffaele Bonanni e Stefano Colli-Lanzi, l’edizione italiana della monografia di DeKoster offre risposte puntuali e dimostra come il lavoro dia senso alla vita, partecipi alla costruzione della civiltà, formi e plasmi l’uomo. Una prospettiva attuale ed alternativa ai tanti altri scritti sull’argomento che spesso non riescono ad analizzare e comprendere il lavoro nella sua essenza più intima.

 

Lester DeKoster (1916-2009) nel 1951 è stato nominato bibliotecario del Calvin College and Seminary, affiliato con la Chiesa Cristiana Riformata negli Stati Uniti e ha avuto un ruolo influente nell’ampliamento dei fondi di quello che sarebbe diventato l’H. Henry Meeter Center for Calvin Studies, una delle biblioteche più prestigiose di testi calvinisti. Nel 1964 ha conseguito il dottorato presso la University of Michigan. DeKoster è stato professore di Oratoria al Calvin College e amava interpretare il ruolo del cristianesimo storico e della teologia confessionale riformata nei dibattiti sulle questioni dottrinali e sociali che divennero pressanti per la Chiesa nell’arco dei decenni successivi. Dopo aver lasciato il Calvin College nel 1969, ha lavorato indefessamente per dieci anni come direttore di The Banner, la rivista confessionale della Chiesa Cristiana Riformata negli Stati Uniti. Durante questo periodo, DeKoster ha anche fondato, in collaborazione con Gerard Berghoef, la Christian’s Library Press, una casa editrice che si proponeva di fornire le opportune risorse sia ai laici della Chiesa che ai suoi leader.

 

 

Giuseppe Sabella, nato a Morbegno (Sondrio) nel 1972, è fondatore e direttore esecutivo di Think-in, think tank specializzato in economia del lavoro. Laureato in Filosofia, ha conseguito la specializzazione in Dottrina Sociale della Chiesa presso la Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense. È giornalista pubblicista, scrive regolarmente per alcune testate su temi economici e del welfare.

 

“Il nostro lavoro ci pone al servizio degli altri, e la civiltà che crea lavoro pone gli altri al nostro servizio. In questo modo il lavoro riunisce la famiglia dispersa del genere umano. Perché? Perché lavorando al servizio degli altri, serviamo anche Dio, ed Egli in cambio intreccia il lavoro degli altri in una cultura che rende il nostro lavoro più facile e più gratificante. Come il seme si moltiplica e diventa raccolto sotto le ali dello Spirito Santo, così il lavoro si moltiplica e diventa una civiltà sotto la guida complesso di quello stesso Spirito”. E’ un passo significativo di “Cos’è il lavoro? Una prospettiva cristiana”, un’opera dello scrittore ed editore protestante americano Lester Dekoster, pubblicata nella sua prima edizione italiana a cura di Giuseppe Sabella, giornalista pubblicista, invitato dal Gruppo Meic di Foligno e dall’Ufficio Pastorale per i problemi sociali e del lavoro per presentare i contenuti essenziali dell’opera, nell’ambito del programma di approfondimento sulla questione “lavoro”. Sabella, laureato in filosofia e specializzato in Dottrina Sociale della Chiesa, ha esordito, prima di introdursi nei contenuti dell’opera  di Dekoster, compiendo un ampio excursus del pensiero filosofico per inquadrarvi quelli di Giovanni Paolo II, considerato come il “più grande sistematore della lettura del lavoro”, e di Benedetto XVI. Numerosi sono stati infatti i riferimenti all’enciclica Laborem Exercens ed anche all’opera Persona e atto di Karol Wojtyla e all’enciclica Caritas in veritate di Joseph Ratzinger.

Ritornando al libro “Cos’è il lavoro?”, Sabella, per sottolineare l’importanza e l’originalità dell’opera, pubblicata il 1° maggio scorso, ha tenuto a ricordare come sia stato espressamente chiamato dalla Santa Sede a presentarlo per la prima volta a Roma, il 3 giugno scorso, nella sala stampa della Radio Vaticana, evidenziando così l’interesse per i contenuti espressi da Dekoster che è uno dei più grandi sostenitori della trascendenza del lavoro. Qual è il significato del lavoro, il senso del lavoro? Sono queste le domande a cui risponde il testo in modo puntuale. “Anche se molti sono gli autori che hanno scritto e scrivono dei mali sul posto di lavoro, di work-life balance, di etica del lavoro, del rapporto capitale-lavoro, dei diritti dei lavoratori”, ha evidenziato Sabella, “quasi nessuno ha trattato la questione del significato del lavoro e, nella fattispecie, del suo significato teologico e antropologico”. Ed ha infine osservato come Dekoster sostenga che nel lavoro l’uomo, essendo utile al prossimo e alla comunità,  sia utile anche al disegno di Dio. Quindi l’uomo nel suo rapporto con il prossimo, con la comunità, “nel lavoro è concreatore del mondo”. E questo è uno degli elementi su cui Wojtyla disegnerà la Laborem Exercens.

Accennando anche all’attuale crisi, Sabella si è richiamato alla Caritas in Veritate che ne individua la causa nelle distorsioni del vigente modello di sviluppo economico. E che mette in evidenza il nesso tra povertà e disoccupazione: “I poveri in molti casi sono il risultato della violazione della dignità del lavoro umano”.

All’approfondito dibattito che è seguito sono intervenuti Bernard Fioretti, Vincenzo Benedetti, Lidia Nizzi, Giancarlo Nizzi, Paolo Tini Brunozzi e Pietro Natalino Pergolari

Alvaro Bucci

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