Foligno
Come cresce la cittą: la Salute. 24 Febbraio 2012
12 Febbraio 2012
“Basterebbe che la sanità rimanesse così com’è” nell’attuale contesto obiettivamente non bello. E’ stata questa la prima risposta offerta dal dott. Sandro Fratini, Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale n.3, partecipando all’incontro svoltosi venerdì scorso sul tema “Come cresce la città: la salute” ed organizzato dal Gruppo Meic di Foligno. Un incontro che si è aperto con due interventi di Il dott. Fratini, trattando il tema centrale dell’incontro su “La sanità nel territorio: situazione attuale e prospettive”, ha esordito osservando di dover affrontare un momento peggiore della sua esperienza vedendo venir meno tutte le certezze, tutti punti di riferimento, con una crisi economica e sociale, una crisi politica “enorme”che ci mette in difficoltà, e soprattutto una crisi di valori attorno cui ruota tutto. E di fronte alla realtà attuale ci si accorge che ci siamo consumate tranquillamente le risorse disponibili, sprecando, con una strategia miope, non lungimirante, senza garantire il futuro dei nostri figli. Così si può dire della sanità. Abbiamo un ospedale che è uno dei migliori d’Italia, dotatissimo di tecnologia, un contesto di servizi che abbiamo fatto crescere molto di più rispetto al contesto regionale. Anche perché forse siamo stati più capaci di crescere. C’è stato anche un anno “travagliatissimo dal punto di vista mediatico”, per i noti fatti di “sanitopoli”. Analizzando la situazione attuale il dott. Fratini ha affermato che per quanto riguarda i servizi di tutela della salute abbiamo una situazione decisamente buona, che rende però ancor più complicato mantenerla tale in una situazione di restrizione di risorse. E la strategia che intende seguire per garantire il mantenimento di questo livello di qualità dei servizi è quella della sinergia che, per quanto riguarda i due più grandi ospedali di Foligno e di Spoleto, significa tentare la massima integrazione fra di loro. Così che, con i loro 450 posti letto che formano un grande ospedale e cercando di superare le duplicazioni inutili, resta anche possibile garantire più servizi alla popolazione. Ed ha apportato alcuni esempi di servizi organizzati nei due ospedali in maniera integrata, come nel campo dell’oncologia, senza attriti anche di carattere politico. Una strategia, quindi, per mantenere i servizi, non arroccarli, integrarli, ampliarli, contando su una loro disponibilità nel raggio di circa In ordine alle proposte di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, ha affermato l’esigenza di dover prioritariamente individuare le reali criticità, che si trovano soprattutto nelle aziende ospedaliere più grandi (Perugia e Terni), o che, ad esempio, derivano dall’attuale organizzazione dei sette ospedali di emergenza e dall’ inutile duplicazione di alcuni servizi. Rimosse tali criticità attraverso un’adeguata razionalizzazione ed opportune linee guida regionali, occorre, secondo Fratini, utilizzare bene i sevizi esistenti, che sono sufficienti. E tra le soluzioni innovative da mettere in campo ha indicato l’integrazione con il privato, ove necessario, mettendo insieme le risorse pubbliche e private, consentendo maggiore rapidità d’intervento e servendo anche da stimolo per i servizi pubblici per una crescita comune. Ha evidenziato infine la sua azione manageriale nella ripartizione delle risorse seguendo la logica di impiegarle verso i “servizi veri, che servono alla popolazione” e non verso i servizi che vengono talvolta richiesti attraverso la stampa.