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“Scuola. Un bene comune”: online il secondo numero di Coscienza del 2019

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L’esperienza della scuola appartiene a tutti, ma forse nessuno, al di là degli addetti ai lavori, se ne interessa realmente. Il risultato è che oggi la scuola è prigioniera di una narrativa catastrofista, ostile, persino derisoria nei confronti di docenti e studenti: spesso confermata dalle impressioni superficiali di ciascuno, sicuramente disancorata dalla realtà quotidiana di chi la scuola la vive davvero. Nella nostra epoca incline alle polarizzazioni (ce ne sono anche di senso opposto: come una certa retorica dell’innovazione) è il caso che la società si riappropri del discorso sulla scuola, e torni finalmente a parlare di educazione, e a prendersene a cuore le sorti. In questo numero, intitolato “Scuola: un bene comune”, Coscienza ha messo insieme i contributi di insegnanti e pedagogisti, di educatori e ricercatori. Con una piccola perla: un colloquio con Goffredo Fofi sulla sua esperienza giovanile nella scuola di strada di Danilo Dolci.

Nella seconda parte della rivista, invece, spazio a un tema fondamentale, bruciante, e oggi estremamente divisivo persino per i credenti: l’immigrazione. Una questione difficile ma ineludibile, se vogliamo davvero fare i conti con la realtà sociale odierna e soprattutto con la necessità di testimoniare davvero la nostra fede in una dimensione autenticamente integrale, capace di guardare al cuore degli uomini al di là di pregiudizi, fake news, strumentalizzazioni. Nel marzo scorso la sezione europea di Pax Romana in collaborazione con il Meic Campania si è interrogata su questo argomento: nel numero ospitiamo alcune delle riflessioni che hanno animato quel convegno.

Infine, Coscienza dà il benvenuto a don Enzo Bellante, da maggio nuovo assistente nazionale del Meic, con il debutto della sua nuova rubrica: “Verità sinfonica”.

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